mercoledì 23 maggio 2012

INCHIESTA SULLA CONSULTA GIOVANI ORISTANO

La Carta delle consulte sarde. Oristano assente ingiustificata

Si è svolto il mese passato a Cabras Tessiu, il meeting delle consulte giovanili sarde. Due giorni di intensi lavori che hanno portato alla redazione di un documento firmato da 22 consulte (questo il link al documento). Il documento in questione è la Carta delle consulte giovanili della Sardegna e lo riteniamo uno strumento importantissimo per il miglioramento del funzionamento di ogni singolo organismo e della rete di rapporti fra di essi. 

L'articolo 2 dello statuto della consulta di Oristano al comma 2 recita: "la consulta attende alle finalità indicate (...) promuovendo rapporti permanenti con le Consulte ed i Forum presenti nel territorio provinciale e regionale;". Qui sorge un primo problema; difatti la consulta oristanese non ha firmato la Carta delle consulte redatta a Cabras. Come mai? A quel che ci risulta nessun esponente della consulta oristanese ha partecipato al meeting, venendo meno perciò al principio esposto nell'articolo sopraccitato.

Il meeting di Cabras


Per quanto riguarda il meeting di Cabras ci sono alcuni punti che vorremmo chiarire.


  • Come mai l'inviato della regione all'incontro era Oscar Cherchi, assessore all'agricoltura e alla riforma agropastorale, e non Sergio Milia, assessore a pubblica istruzione, informazione, beni culturali, spettacolo e sport?
  • Come mai il protocollo d'intesa non è stato ancora firmato dalla Regione Sardegna? 


L'assemblea: aperta a tutti i giovani o solo alle associazioni?

La Carta delle consulte tra gli allegati presenta anche un modello base per gli statuti delle consulte ed è al Capo II (quello riguardante l'organizzazione della consulta) che si notano alcune differenze con lo statuto oristanese. Entrambi gli statuti prevedono un modello bipartito con un'Assemblea avente funzione di organo centrale di indirizzo e un Consiglio Direttivo avente funzione di organo esecutivo. E' sulla composizione dell'assemblea che sorgono le differenze:

  • Carta delle consultegiovani, di età compresa tra i 15 e i 35 anni, con diritto di voto, aventi i requisiti stabiliti dai propri regolamenti interni;
  • Statuto della Consulta giovanile Oristanese(i) i rappresentanti delle Associazioni giovanili regolarmente costituite e operanti sul territorio cittadino, i cui associati siano almeno per l’60% di età compresa tra i 14 e i 30 anni; (ii) Un rappresentante degli studenti per ciascuno degli Istituti Scolastici Superiori presenti in città; (iii) Possono essere coinvolti i gruppi informali di giovani (gruppi musicali, gruppi teatrali, gruppi sportivi…) operanti in città.
La Carta delle consulte prevede il diritto di partecipazione all'assemblea per tutti i giovani e rimanda ai regolamenti interni per i requisiti di ammissione. La Consulta Oristanese ha scelto invece di stabilire questi requisiti all'interno dello Statuto e di limitare l'adesione a rappresentanti di associazioni giovanli regolarmente costituite e rappresentanti studenteschi. 

Ciò naturalmente ha dei risvolti, passatemi il termine, oligarchici sulla gestione della politica giovanile: difatti solo chi già impegnato sulla scena politica e solo chi fa parte di un'associazione riconosciuta come tale da un notaio può prendere parte all'assemblea della consulta. Viene meno così il principio per cui la consulta è "organo rappresentativo della comunità giovanile oristanese" (art. 1 dello Statuto oristanese) ed anche il compito di "favorire il raccordo fra i gruppi giovanili e le istituzioni locali". 

Il problema che si solleva è: chi dà a queste persone il diritto di rappresentare i giovani in una sede istituzionale?

La nostra proposta è che la partecipazione all'assemblea sia permessa a tutti i giovani che ne facciano richiesta, con l'unico requisito della residenza nel territorio comunale. Solo in questa maniera la consulta potrebbe diventare realmente uno strumento di partecipazione (mentre così come è configurata ora è uno strumento di esclusione). E che questo sia stabilito con chiarezza nello statuto, il punto iii è troppo poco chiaro e non indica quali siano i requisiti per l'ammissione di questi gruppi informali. Noi chiediamo inoltre che la Consulta Giovani Oristano venga sottratta al controllo di partiti e associazioni: si deve far parte dell'assemblea esclusivamente a titolo personale, non a titolo di rappresentanti di un gruppo giovanile (magari fittizio, creato solo per occupare più scranni). Siamo contrari alla riproposizione negli ambiti della politica giovanile dei marci strumenti della delega e della rappresentanza.

Certamente si potrebbe sollevare l'obiezione che in una città di 30 000 abitanti non è pensabile un'assemblea formata da tutti  i giovani, ma ciò vuol dire che allora si preferisce rinunciare alla legittimazione democratica della consulta per questioni logistiche: gli ideali che cedono il passo ai metri quadri.

Consulta Comunale, Stile Libero e Pdl. 

Ci preoccupiamo di questo problema perché il rischio che la Consulta sia strumentalizzata per usi politici non è per nulla lontano: la Consulta Giovani (o meglio, l'ufficio di presidenza della stessa) è legata a doppio filo all'associazione studentesca Stile Libero, che dietro una maschera apartitica è in realtà un'associazione vicina al Pdl come dimostrato dagli endorsement pubblici in favore di Andrea Lutzu e del candidato consigliere Antonio Iatalese. Anche la Consulta Giovani, e non si capisce per quale motivo, figura tra i fans della pagina di Iatalese (vedi la foto qua sopra). 
A conferma del legame assai stretto fra Stile Libero e la Consulta, la pubblicità che l'organo (pubblico e comunale) fa all'iniziativa di mercatino dei libri usati dell'associazione (privata e politicizzata). 
E c'è di più: la Consulta comunale decise di prendere posizione anche sulle dimissioni di Angela Nonnis, condividendo le considerazioni di Oscar Cherchi (politico, esponente del Pdl) sull'avvenuto.
Interessante la dichiarazione di un membro di una consulta della provincia: "A dire la verità la Consulta Giovani Oristano è sempre stata un po' anomala. Non è stata negli anni passati un'associazione apartitica ma palesemente schierata pro PdL e anche su facebook ha sempre avuto un comportamento inusuale per una Consulta. Questo nella Rete delle Consulte Giovani (Tessiu) è noto da tempo."

A pensar male si fa peccato, è vero, ma noi non riusciamo a non guardare a questa situazione con sospetto.

Conclusioni

Ciò che dunque ci preme sottolineare è che la Consulta Giovani Oristano, per come è oggi strutturata, è uno strumento che non favorisce l'inclusione dei giovani nella vita politica, ma al contrario perpetua l'esclusione di coloro che non hanno un ruolo sulla scena oristanese. Inoltre lanciamo l'allarme sul rischio che la Consulta sia strumentalizzata a fini politici da candidati alle elezioni e da partiti. Ciò che noi chiediamo è una Consulta sottratta alle associazioni e alle giovanili di partito, la cui assemblea sia formata a titolo puramente personale da tutti i giovani che ne abbiano fatto richiesta. Solo così si può evitare la ridicolizzazione della politica giovanile, solo così la Consulta può diventare un organismo autonomo, in grado di entrare in conflitto con l'amministrazione comunale per ottenere spazi e politiche favorevoli ai giovani. 

la redazione della Furia Rossa

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