
Dopo la relazione di Maria Luisa Piras membro della Sinistra Europea, nonché vicepresidente dell'associazione Comuna, e dopo l'intervento iniziale di Enrico Lobina sono intervenuti Giovanni Dore per Sardegna Pulita, Franciscu Sedda del Partito dei Sardi, Alessandro Corona dei Comunisti Italiani, Gavino Sale di iRS, Luca Pizzuto di SEL e Marta Onnis di Progress.
Poco si è sentito parlare di programma politico se non nei primi due interventi, si è discusso invece molto della necessità di lavorare uniti e in tempi rapidi per la creazione di un collegio sardo. Tutti hanno espresso parole di elogio nei confronti di Tsipras, chi con più entusiasmo, chi con meno entusiasmo, tranne Sedda del PdS che si è tenuto assai sul vago (probabilmente è mancata una precedente discussione col suo partito e possiamo immaginare Tsipras non entusiasmi i cuori dei dirigenti del PdS) e la Onnis di Progres che ha affermato chiaramente che per ora il suo partito non è interessato a prendere posizione rispetto alle elezioni europee. "Finché non ci sarà un collegio unico sardo è inutile partecipare" così si può riassumere la posizione di Progres; posizione che sta a nascondere un impossibile sostegno per motivi politici vista l'ampia gamma di soggettività interne al partito, alcune, siam pronti a scommettere, non molto lontane dal pensiero neoliberale dei grandi partiti europei.
L'incontro è stato sicuramente un ottimo momento di discussione tra forze e soggetti che se forse non raggiungeranno una perfetta sintonia in ordine alla "questione europea" molto di più potranno fare insieme in ordine alla questione nazionale sarda.
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Enrico Lobina |
Ascolta le dichiarazioni di Enrico Lobina di Sardegna Sostenibile e Sovrana
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Gavino Sale |
Ascolta l'intervista a Gavino Sale, leader di IRS e neoeletto consigliere regionale
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