Depenalizzare il possesso e l'uso, tramite l'istituzione di un quadro normatorio modellato su quello che regola l'uso del tabacco, e rafforzare il contrasto all'azione dei trafficanti. Questo era scritto nel rapporto 2009.
Le statistiche confermano questa posizione. Secondo dati del 2011 forniti dall'EMCDDA (link: Diffusione delle droghe nell'UE), acronimo impronunciabile del centro di monitoraggio europeo per le droghe e la tossicodipendenza, l'Italia si trova sopra la media europea sia nel consumo di cannabis che nel consumo di cocaina, eppure il Paese ha adottato con la Fini-Giovanardi una delle norme proibizioniste più restrittive e più punitive. Sempre gli stessi dati ci mostrano come l'Italia, messa a confronto con tre Paesi europei che hanno depenalizzato il possesso e l'uso di sostanze stupefacenti, nonostante la sua legislazione restrittiva si trova ben sopra nel consumo di cannabis e cocaina nei giovani fra i 15 e i 24 anni.
Droghe\Paesi
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Italia
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Belgio
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Portogallo
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Olanda
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Cannabis
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11,0 %
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6,6 %
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4,1 %
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5,3 %
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Cocaine
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1,0 %
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n.d.
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0,2 %
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n.d.
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E questo significa rischi per la salute dei consumatori di sostanze stupefacenti e tantissimi soldi nelle casse della criminalità organizzata. Quasi quasi verrebbe da pensare che lo fanno di proposito.
Il guaio è che evidentemente la Questura di Oristano e alcuni dirigenti scolastici degli istituti superiori cittadini non si sono resi conto del fatto che la repressione non serve a niente nella lotta contro il traffico delle sostanze stupefacenti. Continuano a mandare le unità cinofile dentro le scuole, ma siamo curiosi di vedere l'anno prossimo i dati sul consumo di droghe in questa città: secondo noi con l'arrivo del nuovo questore non ci sarà nessuna diminuzione; ci saranno più arresti, fogli di segnalazione, multe, ramanzine e tirate d'orecchie, ma i consumatori non si ridurranno. Sono come un becchino che uccide gli abitanti del suo villaggio per giustificare il proprio lavoro, ma alla fine si ritrova solo e senza più clienti.
(D.P.)
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