Un nuovo sondaggio sulle elezioni del 16 Febbraio è stato realizzato dall'Istituto Datamedia Ricerche, il secondo fino ad oggi.
Il risultato per il momento non lascia spazio a dubbi e vede in netto vantaggio gli indecisi e quelli che non andranno a votare (il 52,8%) .
La classifica cambia in base all'intenzione di voto alla lista e a quello per il singolo candidato presidente.
Nella scelta del candidato presidente il primo risulta essere Ugo Cappellacci con il 38,8% seguito da Pigliaru (35,6%), Michela Murgia (20,1%), Pili (3%), Sanna (1,5%) e Devias per il Fronte Indipendentista Unidu con l'1%.
Scenario differente con il voto di lista che vede il centrosinistra in vantaggio con il 43% seguito dalla coalizione guidata da Cappellacci con il 38%, Sardegna Possibile con il 14%, Unidos con il 2,5%, il Movimento Zona Franca con l'1,5%, e su Fronte Indipendentista Unidu con l'1%.
Mentre l'elettorato di centrodestra pare abbastanza coerente è evidente come il centrosinistra trovi più forza nelle sue liste mentre Sardegna Possibile trova più forza nella persona di Michela Murgia che "sembra avere una difficoltà nel tradurre il voto alla sua persona come presidente, nel voto di lista".
Come precisa l'Istituto nella presentazione del sondaggio questi dati esprimono una tendenza e non una previsione, sono "una fotografia di questo momento". Quel 50% sarà fondamentale e il compito dei candidati sarà molto delicato in questo scenario dove ogni minima esternazione può spostare un gran numero di voti e dove è impossibile immaginare quando e quale sarà (se ci sarà) il centro di gravità permanente di un elettorato mai così tentennante.
Un quadro del genere vista l'antidemocraticità della legge elettorale porterebbe a un governo Cappellacci II che con il suo 38,8% otterrebbe come premio di maggioranza il 55% dei seggi anche se, come in questo caso, la coalizione di centrosinistra prendesse più voti della coalizione di centrodestra.
(M.C.)
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