Appena tre giorni sono passati dalle Elezioni Regionali che hanno suggellato la vittoria di Francesco Pigliaru e della coalizione di centrosinistra.
Partendo dai numeri vogliamo però capire come gli elettori della provincia di Oristano abbiano votato in questa ultima tornata elettorale. Intanto il primo dato è che la Provincia si conferma tendenzialmente fedele al centrodestra, infatti seppur con minor margine rispetto alle elezioni del 2009, la coalizione guidata da Cappellacci si riconferma campione di voti. I due partiti maggiori hanno rispettivamente 7911 voti in meno il Partito Democratico, e 10408 in meno Forza Italia (includendo nel calcolo anche i voti di Fratelli d'Italia).
Nella città di Oristano il Partito Democratico perde rispetto alle scorse regionali ben 2734 voti, tutto questo nonostante o forse per colpa dell'attuale amministrazione di centrosinistra. Invece Forza Italia ne perde circa 2755.
Il dato più interessante in Provincia è quello che riguarda Michela Murgia. Se infatti il consiglio regionale si fosse dovuto formare sulla base dei risultati della Provincia di Oristano, la coalizione di Sardegna Possibile avrebbe goduto di una rappresentanza consiliare, infatti le sue liste hanno superato il 10% richiesto dalla nuova legge elettorale. Certo, questo dato non deve stupire, visto che Progres e Michela Murgia avevano nella Provincia la loro roccaforte elettorale. E' però un dato da tenere in considerazione per capire da dove ripartire.
I voti facenti riferimento all'area indipendentista/sovranista/autonomista (Psd'az, Rossomori, Partito dei Sardi, La Base, Irs, Unidos, Fortza Paris, Soberania, Mauro Pili Presidente, FIU, Progres, Gentes, Comunidades, Movimento Zona Franca) sono circa il 31% dei voti totali, cioè poco meno di un terzo degli elettori della provincia, contro il 10% del 2009 (meno formazioni in campo).
Certo è un fenomeno in crescita che riguarda tutta la Regione e non solo la Provincia di Oristano, però da uno spaccato della crisi che stanno vivendo i partiti tradizionali italiani. E' giunto il momento di raccogliere la sfida che il periodo storico ci presenta, cercando di non disperdere le energie e i risultati di queste elezioni, come ha scritto bene Davide Pinna, ma anzi approfittando delle presenze di quest'area in consiglio regionale.
E' inoltre nostro auspicio che questi risultati facciano riflettere chi attualmente amministra la città, anche perché ora non ci sono più scuse, anche la Regione è dello stesso colore politico.
Chissà che non sia una marcia in più.
(D.S.)
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