lunedì 25 novembre 2013

COMUNICATO DEL CSAG SULLA VIOLENTA REAZIONE DELLA POLIZIA IL 22 NOVEMBRE A CAGLIARI

Il Collettivo Studentesco Antonio Gramsci era presente alla manifestazione studentesca del 22 Novembre a Cagliari per far sentire insieme a tutti gli studenti della Sardegna il proprio dissenso verso le politiche di austerità e di distruzione dello stato sociale portate avanti dal governo nazionale e regionale.

Il nostro obiettivo era raggiungere il palazzo della regione, luogo simbolo nel quale si rintana la nostra classe dirigente parassita e criminale, piena responsabile, con le sue precise scelte politiche, della catastrofica situazione sociale in cui versa la nostra terra.
Abbiamo trovato il palazzo protetto da un cordone della polizia, e disarmati abbiamo provato a raggiungere il Consiglio, ma le cariche violente e indiscriminate ce lo hanno impedito. Non è vero, come riportato dalla stampa, che le manganellate sono state la risposta alle bastonate degli studenti. Nessuno di noi aveva caschi o oggetti atti ad offendere e le aste (le bandiere non si sventolano da sole!) e gli ombrelli (pioveva!) sono stati usati per difendersi dalla violenza della polizia.


Ci siamo trovati davanti una schiera di uomini frustrati che non vedevano l'ora di sfogarsi, abbiamo visto celerini ridere mentre ci manganellavano, li abbiamo visti picchiare talmente forte da mandarne quattro in ospedale tra cui tre ragazze minorenni e un ragazzo che nonostante fosse disteso a terra ha continuato a subire il pestaggio della polizia.

Questa è l'unica risposta che la giunta Cappellaci e il governo Letta riescono a dare agli studenti, ai lavoratori e a chiunque faccia sentire la propria voce: botte e repressione del dissenso.

Non ci stupiscono le menzogne raccontate dall'informazione sarda che dipingono gli studenti come facinorosi e violenti. Ormai siamo abituati alle fantasiose ricostruzioni dei pennivendoli dell'Unione Sarda e ai servizi ridicoli e patetici degli pseudogiornalisti di Videolina sempre alla mercé dei padroni che garantiscono loro la sopravvivenza.

Ribadiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai compagni feriti e identificati dalla polizia coi quali ci sentiamo profondamente complici e solidali!

Non saranno di certo i manganelli a fermarci, ben altro siamo abituati a subire ogni giorno!
NON UN PASSO INDIETRO!

Collettivo Studentesco Antonio Gramsci - Oristano

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