DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO

 DISPARITA' SCOLASTICA NELLA
PROVINCIA DI ORISTANO


Introduzione

In occasione dell'analisi da parte della Provincia di Oristano di un nuovo piano di dimensionamento della rete scolastica, che sicuramente porterà alla chiusura di numerose scuole in tutto il territorio provinciale, abbiamo ritenuto necessario fare una piccola analisi della situazione della provincia di Oristano riguardo a tasso di alfabetizzazione e gradi di istruzione della popolazione.
Ci affideremo a due ricerche risalenti al 2007: il Piano strategico del Comune di Oristano e dell'area vasta di "Lattanzio e associati" (Roma, marzo 2007) e l'Analisi socio-economica della Provincia di Oristano del SIL (Oristano, agosto 2007).
Questo lavoro mira a dimostrare come la situazione riscontrabile nella nostra provincia, sia quella di una profonda disparità riguardo al tasso di alfabetizzazione e al grado di istruzione della popolazione tra i paesi della provincia e il comune capoluogo.
Numerosi sono i fattori che determinano l'arretratezza della provincia rispetto al capoluogo, e di conseguenza della provincia di Oristano rispetto alle medie regionali e nazionali, ma noi non concentremo la nostra attenzione tanto su questo aspetto, quanto sulle possibili soluzioni e soprattutto sull'inadeguatezza delle soluzioni proposte dal piano di dimensionamento.
In un contesto di competizione e concorrenza agguerritissime, non solo a livello globale, ma anche all'interno di una stessa regione fra i vari territori, è necessario affrontare il problema dell'istruzione con interventi numerosi ed efficienti. Tali interventi, per quanto riguarda la nostra provincia, devono senza dubbio mirare ad abbattere i fondamenti dell'arretratezza della nostra provincia rispetto alle medie regionali e nazionali, e perciò anche a cancellare ogni elemento di disparità fra i comuni della provincia e il comune capoluogo.

La situazione generale

Tabella 1.1- Popolazione di 6 anni e più residente nella provincia di Oristano
per grado di istruzione. Censimento 2001
Grado di istruzione
Maschi
Femmine
Totale
Laurea
3 181
4 128
7 309
Diploma di scuola secondaria superiore
13 791
17 369
31 160
Licenza di scuola media inferiore o di avviamento prof.
30 411
24 832
55 243
Licenza di scuola elementare
21 290
21 856
43 146
Alfabeti privi di titoli di studio
8 311
11 605
19 916
Di cui: in età da 65 anni in poi
3 387
6 514
9 901
Analfabeti
1 343
1 966
3 309
Di cui: in età da 65 anni in poi
891
1551
2442
Totale popolazione di 6 anni e più
78 327
81 756
160 083
Fonte: Elaborazione SIL Oristano su dati ISTAT

(Potrebbe essere interessante notare, al di là delle considerazioni fatte dal SIL che riporteremo di seguito, come la fascia numericamente più rilevante sia quella delle persone con licenza media o di avviamento professionale. Naturalmente il dato è dovuto al fatto che i dati riguardano la popolazione con 6 anni e più, ma anche togliendo i ragazzi che frequentano la scuola secondaria superiore, ma non hanno ancora acquisito il diploma di maturità, il numero residuo dovrebbe essere di una certa rilevanza. Questa fascia di persone è quella più esposta alle sollecitazioni di un sistema politico clientelare che, guarda caso, è quello che si riscontra nella nostra provincia.)

I ricercatori del SIL pongono in evidenza il dato diacronico per cui la situazione della provincia è in costante miglioramento rispetto ai risultati dei censimenti del 1981 e del 1991. Il tasso di laureati, diplomati e conseguimento della licenza media inferiore è in crescita: per quanto riguarda i laureati si è passati dall'1,5% dell'81 al 2,2% del '91 fino al 4,6% del 2001. E' invece in costante calo quello di conseguimento della licenza elementare, alfabeti senza titolo di studio e analfabeti: per quanto riguarda gli analfabeti si passa dal 6,2% dell'81, al 3,8% del 91 fino al 2,1% del 2001.


Tabella 1.2 - Indicatori relativi ai livelli di istruzione per genere.
Raffronto Oristano, Sardegna, Italia. Censimento 2001

Maschi e femmine


Prov. Oristano
Sardegna
Italia
Tasso di laureati
4,6
6,2
7,5
Tasso di diplomati
24
28,7
33,4
Tasso di conseguimento licenza media
58,6
62,8
63,5
Tasso d conseguimento licenza elementare
85,5
86,8
88,9
Tasso di alfabetismo
97,9
98,1
98,5
Tasso di analfabetismo
2,1
1,9
1,5
Di cui: in età da 65 anni in poi
1,5
1,4
1

Maschi


Prov. Oristano
Sardegna
Italia
Tasso di laureati
4,1
5,6
7,6
Tasso di diplomati
21,7
27,1
34,1
Tasso di conseguimento licenza media
60,5
64,8
67,7
Tasso d conseguimento licenza elementare
87,7
88,9
90,5
Tasso di alfabetismo
98,3
98,5
98,9
Tasso di analfabetismo
1,7
1,5
1,1
Di cui: in età da 65 anni in poi
1,1
1
0,6

Femmine
-

Prov. Oristano
Sardegna
Italia
Tasso di laureati
5,1
6,8
7,4
Tasso di diplomati
26,3
30,2
32,6
Tasso di conseguimento licenza media
56,7
60,9
59,5
Tasso d conseguimento licenza elementare
83,4
84,7
87,4
Tasso di alfabetismo
97,6
97,7
98,2
Tasso di analfabetismo
2,4
2,3
1,8
Di cui: in età da 65 anni in poi
1,9
1,8
1,3
Fonte: Elaborazione SIL Oristano su dati ISTAT

I dati dimostrano chiaramente il ritardo della provincia di Oristano rispetto alle medie regionali e nazionali, obiettivo inderogabile dell'amministrazione dovrebbe essere dunque quello di colmare questo ritardo con azioni mirate al miglioramento del servizio scolastico offerto ai cittadini. Naturalmente non possono rientrare questa categoria i due piani di dimensionamento della rete scolastica succedutisi in questi due anni che prevedono una forte riduzione dei punti di erogazione del servizio. Si noti che il dato positivo riscontrato per quanto riguarda l'evoluzione diacronica dei dati della tabella 1.1, viene immediatamente bilanciato da quello negativo del raffronto con i dati regionali e italiani.
Possiamo trarre la conclusione che il miglioramento costante del livello di istruzione della nostra provincia sia dovuto alla capillarità del sistema scolastico finora conosciuto, mentre non abbiamo nessuna certezza che il nuovo modello proposto dal piano di dimensionamento, che prevede pochi punti di erogazione del servizio e concentrati nel capoluogo, possa permettere di colmare il ritardo rispetto alle medie sarde e italiane, anzi temiamo che il suo effetto possa essere quello contrario di uno stop dell'incremento di questo livello se non addirittura di una sua diminuzione.

La disparità all'interno della provincia

Tab. 2.1 Ambiti territoriali ottimali della provincia di Oristano individuati dall’Assessorato
EE.LL. nella delibera della Giunta Regionale n. 52/2 del 15 dicembre 2006 ex L.R. 12/200
Alta Marmilla
Albagiara, Ales, Assolo, Asuni, Baradili, Baressa, Curcuris, Genoni, Gonnoscodina, Gonnosnò, Gonnostramatza, Laconi, Masullas, Mogorella, Mogoro, Morgongiori, Nureci, Pau, Pompu, Ruinas, Senis, Simila, Sini, Siris, Usellus, Villa Sant'Antonio, Villa Verde.
Barigadu
Allai, Ardauli, Bidonì, Busachi, Fordongianus, Neoneli, Nughedu Santa Vittoria, Samugheo, Sorradile, Ula Tirso, Villanova Truschedu.
Campidano di Oristano
Arborea, Bauladu, Marrubiu, Ollastra, Oristano, Palmas Arborea, Santa Giusta, San Nicolò Arcidano, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Simaxis, Solarussa, Terralba, Tramatza, Uras, Villaurbana, Zeddiani, Zerfaliu.
Guilcier
Abbasanta, Aidomaggiore, Boroneddu, Ghilarza, Norbello, Paulilatino, Sedilo, Soddì, Tadasuni.
Montiferru
Bonarcado, Cuglieri, Santu Lussurgiu, Scano di Montiferro, Seneghe, Sennariolo, Tresnuraghes.
Planargia
Bosa, Flussio, Magomadas, Modolo, Montresta, Sagama, Suni, Tinnura.
Sinis
Baratili San Pietro, Cabras, Milis, Narbolia, Nurachi, Riola Sardo, San Vero Milis.



Tabella 2.2 - Popolazione di 6 anni e più residente per grado di istruzione. Confronto tra ciascuno degli ambiti ottimali e la provincia di Oristano. Censimento 2001. Valori assoluti e percentuali

Grado di istruzione
Laureati
Diplomati
Licenza media
Licenza elementare
Alfabeti senza titolo di studio
Analfabeti
Totale

Numero (%)
Numero (%)
Numero (%)
Numero (%)
Numero (%)
Numero (%)

Alta Marmilla
634 (3,01)
3.520 (16,22)
7.153 (32.97)
6.444 (29,7)
3.164 (14,58)
763 (3,52)
21 698
Barigadu
278 (2,70) 1.523 (14,78)
3.534 (34,31)
3.060 (29,71)
1.605 (15,58)
301
(2,92)
10 301
Campidano di Oristano
4.172
(5,77)
15.942
(22,05)

24.898
(34,43)
17.907
(24,76)
8.283
(11,45)
1.110
(1,54)
72 312
Guilcer
574 (4,12)
2.792 (20,05)
5.037 (36,17)
3.611
(25,93)
1.739
(12,49)
174
(1,25)
13 927

Montiferru
491
(4,05)
2.182 (17,98)
3.911 (32,23)
3.758
(30,97)
1.576
(12,99)
215
(1,77)
12 133

Sinis
529
(2,83)
3.082
(16,47)
6.712
(35,86)
5.761
(30,78)
2.225
(12,05)
377
(2,01)
18 716
Planargia
611
(5,56)
2.119
(19,27)
3.998
(36,36)
2.605
(24,69)
1.294
(11,77)
369
(3,36)
10 996
Provincia Oristano
7.309
(4,57)
31.160
(19,46)
55.243
(34,51)
43.156
(26,95)
19.916
(12,44)
3.309
(2,07)
160 083
Fonte: Elaborazione SIL Oristano su dati ISTAT

La tabella 2.2 evidenzia il ritardo delle varie zone della provincia rispetto al Campidano di Oristano, trainato, come vedremo nel capitolo successivo, dalla città capoluogo. Per quanto riguarda l'analfabetismo il dato più inquietante è quello dell'Alta Marmilla, dove ritroviamo una percentuale del 3,52% rispetto alla popolazione totale. Non è novità che l'Alta Marmilla sia una delle aree più disagiate della provincia, ed in effetti anche una delle più colpite dal piano di dimensionamento. Tutto ciò crea un circolo vizioso:

Difficoltà economiche e scolastiche di partenza --> Spopolamento --> Chiusura dei punti di erogazione del servizio scolastico --> Ulteriori difficoltà economiche e scolastiche --> Ulteriore spopolamento

Ecco come il piano di dimensionamento si caratterizza come un gravosissimo peso allo sviluppo della nostra provincia: esso è in grado di bloccare ogni processo di miglioramento del grado di istruzione; processo che, non dimentichiamolo, nella nostra provincia non può certo dirsi concluso.
Siamo ben consci del fatto che il numero degli analfabeti sia formato per lo più da ultrasessantacinquenni, ma ciò non toglie che il dato permetta di riconoscere le svantaggiate condizioni di partenza di alcuni territori.

Per quanto riguarda il numero dei laureati i fanalini di coda sono il Sinis e il Barigadu, zone che guarda caso ricoprono questa posizione anche per quanto riguarda i diplomati. Ora, è evidente, oltre che intuitivo, il nesso fra numero dei diplomati e numero dei laureati, e dunque si rivela un altro aspetto negativo del piano di dimensionamento: nel momento in cui va a ridurre i punti di erogazione del servizio di scuola media superiore, esso determinerà molto probabilmente un calo anche dei laureati nelle zone che rimarranno scoperte.

La disparità fra il capoluogo e gli altri paesi dell'area vasta

Abbiamo sinora ragionato in termini di territori all'interno della provincia, ma è interessante prendere nello specifico il caso dell'area vasta di Oristano. Consideriamo i comuni di: Arborea, Cabras, Marrubiu, Nurachi, Oristano, Palmas Arborea, Riola Sardo, Santa Giusta, San Vero Milis e Solarussa. Ci affidiamo in questo capitolo alla ricerca di Lattanzio e associati.

Per quanto riguarda il tasso di analfabetizzazione il dato più basso si riscontra ad Arborea (poco più dello 0,5%), subito dopo viene Oristano (poco meno dell'1%). Santa Giusa e San Vero Milis hanno un tasso inferiore all'1,5% mentre tutti gli altri superano questo valore, con in coda Marrubiu, Cabras e Palmas Arborea. La media dell'area vasta è dunque migliore di quelle regionale e nazionale, ma ricordiamo che questa performance è dovuta al buon risultato di Arborea, non alla positività del dato negli altri comuni.

Per quanto riguarda la distribuzione della popolazione per grado di istruzione notiamo che Oristano registra un 40% di diplomati (eventualmente anche laureati). E' però assai importante notare come negli altri comuni la percentuale di persone che non hanno conseguito un titolo di studio superiore alla licenza media non scende mai sotto il 70% con punte superiori all'80% nei comuni di Cabras, Nurachi e Palmas Arborea. Ancora una volta l'area vasta registra un risultato migliore rispetto alla media nazionale (ma non in questo caso rispetto a quella sarda).

Il piano di dimensionamento

Il piano di dimensionamento, così come approvato dalla regione con la Delib.G.R. n.11/12 del 1.3.2011, ha previsto per quanto riguarda la provincia di Oristano la soppressione di punti di erogazione del servizio in ben 17 comuni. Di seguito il piano in dettaglio.

Fig. 4.1

PROVINCIA DI ORISTANO
COMUNE RIORGANIZZAZIONE RETE SCOLASTICA

AIDOMAGGIORE
Soppressione della Scuola Primaria (Ist. Comprensivo Abbasanta) e aggregazione del plesso alla scuola primaria di Abbasanta.
ALLAI
Soppressione della Scuola Primaria e aggregazione del plesso alla scuola primaria di Samugheo (Ist. Comprensivo Samugheo)
ARDAULI
Soppressione della Scuola Primaria (Ist. Comprensivo Ardauli) e aggregazione del plesso alla scuola primaria di Neoneli
ASSOLO
Soppressione della Scuola Primaria di Assolo - Senis - Nureci (Ist. Comprensivo Ales) e aggregazione del plesso alla scuola primaria di Villa S.Antonio (Ist. Compr. di Senis)
ASUNI
Soppressione della Scuola Primaria (Ist. Comprensivo Ales) e aggregazione del plesso alla scuola primaria di Villa S.Antonio (Ist. Compr. di Senis)
BOSA
Aggregazione della Direzione Didattica all’Istituto Comprensivo
BUSACHI
Soppressione della Scuola Primaria (Ist. Comprensivo Ardauli) e aggregazione del plesso alla scuola primaria di Fordongianus - Villanova Truschedu
FORDONGIANUS
Soppressione della Scuola Secondaria 1° grado di Fordongianus e aggregazione del plesso alla Scuola Secondaria 1° grado di Busachi
GONNOSNÒ
Soppressione della Scuola Primaria (Ist. Comprensivo Ales) e aggregazione del plesso alla scuola primaria di Baressa
GONNOSTRAMATZA
Soppressione della Scuola Secondaria 1° grado (Ist. Comprensivo Mogoro) e aggregazione del plesso alla Scuola Secondaria 1° grado Ist. Comprensivo Mogoro.
MONTRESTA
Soppressione della Scuola Secondaria di Primo Grado (Ist. Compr. Bosa)
RUINAS
Costituzione della sede di Scuola Secondaria 1° grado di Ruinas (Ist. Compr. Di Senis) con aggregazione della Secondaria 1° grado di Villa S. Antonio (Ist. Compr. di Senis)
RUINAS
La scuola primaria Ruinas - Mogorella - Villa S.Antonio (Ist. Compr. di Senis) viene spostata dalla sede di Ruinas a quella di Villa S.Antonio (Ist. Compr. di Senis)
SIAMANNA
Soppressione della Scuola Secondaria 1° grado (Ist. Comprensivo Simaxis) e aggregazione del plesso alla Scuola Secondaria 1° grado di Villaurbana (Ist. Comprensivo Simaxis)

SIMALA
Soppressione della Scuola Primaria Simala - Curcuris - Gonnoscodina (Ist. Comprensivo Ales) e aggregazione del plesso alla scuola primaria di Ales
SORRADILE
Soppressione della Scuola Primaria (Ist. Comprensivo Ardauli).
TERRALBA
Costituzione dell’Istituto Comprensivo di Terralba mediante la soppressione della Secondaria 1° grado di Terralba “E. Marcias” e aggregazione dei plessi di Terralba alla Direzione Didattica “A. Carta” di Terralba
TRAMATZA
Soppressione della Scuola Secondaria 1° grado (Ist. Comprensivo Milis) e aggregazione del plesso alla Scuola Secondaria 1° grado di Milis (Ist. Comprensivo Milis)
ULA TIRSO
Soppressione della Scuola Primaria (Ist. Comprensivo Ardauli) e aggregazione del plesso alla scuola primaria di Neoneli
USELLUS
Soppressione della Scuola Primaria (Ist. Comprensivo Ales) e aggregazione del plesso alla scuola primaria di Baressa
VILLA S. ANTONIO
Soppressione della Scuola Secondaria 1° grado di Villa S.Antonio (Ist.
Comprensivo Senis) e aggregazione del plesso alla Scuola Secondaria 1° grado di Ruinas (Ist. Comprensivo Senis)
ZEDDIANI
Soppressione della Scuola Primaria e aggregazione del plesso alla scuola primaria di San Vero Milis (Ist. Comprensivo San Vero Milis)

E' interessante notare come i comuni colpiti dal piano di dimensionamento per l'anno 2011/12, rientrano nelle aree che, come abbiamo visto prima, sono quelle che dimostrano un grado maggiore di arretratezza dal punto di vista dell'istruzione. Le aree del Guilcier, del Barigadu e dell'Alta Marmilla sono le più colpite e questo non fa altro che confermare la tesi del circolo vizioso che riportiamo qui di seguito:

Difficoltà economiche e scolastiche di partenza --> Spopolamento --> Chiusura dei punti di erogazione del servizio scolastico --> Ulteriori difficoltà economiche e scolastiche --> Ulteriore spopolamento.


Conclusioni

Non vogliamo arrivare al punto di dire che quello della regione sia un percorso volontariamente mirato ad affossare ogni speranza di riscatto da parte delle aree più disagiate e più arretrate dal punto di vista dell'istruzione. D'altra parte non scopriamo neanche l'acqua calda nel momento in cui riconosciamo gli aspetti negativi della chiusura delle scuole nei piccoli paesi.

Tutto il nostro ragionamento in realtà ha un altro obiettivo: quello di cercare di dare una risposta strutturata, che contrasti sulla base di dati statistici ufficiali e riconosciuti le tesi propagandate dal governo regionale e nazionale secondo cui la razionalizzazione del sistema scolastico sia un'azione di per sé portatrice di benefici. Si tratta in realtà di una politica che porterà alla distruzione finale del tessuto civili delle aree rurali dell'Isola.

Non neghiamo che in certi casi sia necessario un intervento di razionalizzazione, ma quando quest'intervento è programmatico e diffuso si trasforma in un arma di distruzione di massa.



(D.P.)














































































































































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