mercoledì 12 agosto 2009

Protesta contro il reato di clandestinità

Martedì notte Oristano è animata dalla notte bianca: i negozi restano aperti e piccoli spettacoli allietano i cittadini. Quest'ultima settimana in piazza Eleonora c'era un gruppo di artisti di strada -giocolieri, trampolieri, mangiafuoco- e il gruppo folk di Neoneli sos Corriolos. I manifestanti si sono seduti sulle scale del Palazzo degli Scolopi e intorno alle dieci e un quarto hanno srotolato i loro striscioni che recitavano: "W L'ITALIA MULTIETNICA", "NO AL REATO DI CLANDESTINITA'", "LA PACE E' L'UNICA SICUREZZA". Il sit in, durato poco più di un'ora, era composto da ragazze e ragazzi delle scuole superiori, che non sventolavano nessuna bandiera politica se non quella della pace e il tempo è stato scandito da tentativi di cantare canzoni sul tema e slogan. Verso le undici sono arrivati nella piazza sos Corriolos con le loro corna, le loro pelli di animale, i bastoni e il sughero bruciato e si sono uniti alla protesta cantando Nanneddu meu e Procurad'e moderare e offrendo al pubblico una dimostrazione di canto a tenore.
Si spera che la manifestazione abbia ottenuto il risultato di sensibilizzare i cittadini su questa legge barbara, ma sicuramente uno degli obbiettivi è stato quello di mettere in risalto l'indifferenza della gente. Nessuno si è fermato a parlare con i manifestanti, nessuno si è preoccupato di manifestare il suo sostegno o la sua opposizione: totale indifferenza.
Ci auguriamo che però, il fatto di aver visto venti ragazzi che invece di sbattersi al bar come fanno tutti o di ubriacarsi in discoteca, per una volta hanno deciso di dimostrare di fronte a tutti il loro impegno politico e di lottare per una causa che ritengono giusta, riesca a smuovere un po' le coscienze dei loro coetanei e degli adulti, politicamente intorpiditi e di conseguenza facili vittime di chi vuole asservirli.


D.P - La Furia Rossa

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