
“Crescete come buoni rivoluzionari. Studiate molto per poter dominare la tecnica che permette di dominare la natura. Ricordatevi che l'importante è la rivoluzione e che ognuno di noi, da solo, non vale niente. Soprattutto siate sempre capaci di sentire nel più profondo di voi stessi ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo ” [E.Guevara]
Cara/o giovane,
studentessa, studente,
il 21 Gennaio si svolgerà un’assemblea pubblica con l’esplicito scopo di mettere le basi per la ricostruzione o per meglio dire la costruzione di una Sinistra a Oristano.
Un obbiettivo arduo e assai difficoltoso data la realtà politica e culturale del territorio in cui viviamo.
Un obbiettivo arduo e difficoltoso ma oggi più che mai necessario.
“Vale la pena lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena vivere” diceva qualcuno, è bene, credo che per una Sinistra unita valga la pena lottare e credo che senza di essa non valga la pena vivere.
Non vale la pena vivere perché lego necessariamente a Lei la Libertà, la Giustizia e l’Eguaglianza Sociale, i Diritti dei Lavoratori e i Diritti Civili e se Lei se ne va via, inesorabilmente si indeboliranno e piano piano scompariranno anche Loro. Sinistra o Barbarie insomma, si proprio così.
I primi accenni di barbarie in assenza di Sinistra si vedono e si sentono come non mai nel panorama nazionale, con una destra eversiva che mischia la perfidia del liberismo e del fascismo in campo economico e in campo sociale, che gioca a scardinare la Costituzione e attua una pericolosa politica di privatizzazioni, andando a privatizzare anche ciò che la natura ha reso pubblico.
Dall’altra un opposizione fiocca e debole che alza la voce solo quando si raggiunge un certo limite dove non ci si può più zittire (ma quello lo fanno anche Fini e Casini), che non ha più alcuna caratterizzante sinistra perché deve stare un po’ qui e un po’ lì, perché “si, ma anche..”, e il forte sostegno dato da illustri personaggi del PD alla FIAT in occasione dell’ultimo referendum è una palese dimostrazione, così come lo sono le posizioni sulla guerra in Afghanistan, sulla questione dell’acqua e la stessa lettura della crisi economica.
Un opposizione, insomma, che non propone nulla di alternativo, un opposizione che vuole e sostiene questo “stato di cose” e che si differenzia solo per avere un volto sinceramente più umano e democratico.
L’assemblea del 21 nasce dal proposito di fondare una Sinistra che parta dal basso e non dall’incontro delle segreterie di partito come spesso siamo abituati a vedere, per questo l’appello si rivolge “alle donne e agli uomini, alle ragazze e ai ragazzi di sinistra a tutte le forze della sinistra organizzate, all'associazionismo, al no-profit, al movimento degli studenti, agli iscritti alla sinistra sindacale, nella CGIL e nei sindacati di base, ai precari e ai disoccupati”.
Credo che questo progetto per essere propriamente valido debba vedere protagonisti soprattutto noi giovani, le studentesse e gli studenti.
L’autunno appena trascorso ci ha mostrato come le scuole oristanesi siano popolate da migliaia di ragazze e ragazzi non più disposti a subire tutto, che non vogliono solo più guardare ma vogliono essere e sono protagonisti del loro presente per difendere meglio il loro futuro macchiato dalla tragedia del precariato e della disoccupazione; ragazzi che hanno creato conflitto con partecipatissime manifestazioni di piazza, autogestendo e occupando i loro istituti e congiungendo la loro lotta con quella dei lavoratori.
Ed è a voi, o meglio, a noi, che mi rivolgo affinché ci sia un partecipazione numerosa all’assemblea del 21, portando la carica, la vitalità e nuove idee che solo noi giovani abbiamo.
Diamo un calcio al qualunquismo e non nascondiamoci dietro frasi fatte come “la politica è una cosa sporca”.
L’esperienza che abbiamo condiviso quest’autunno ci mostra come la politica sia una cosa bellissima che ci riempie di gioie e di dolori, con le sue piccole vittorie e le sue grandi sconfitte.
La politica è sporca dal momento che noi la lasciamo sporcare, la politica è in mano ai vecchi e alle stesse facce di sempre perché noi lo permettiamo col nostro disinteresse, col nostro essere distaccati dai problemi.
Abbiamo la possibilità di essere protagonisti, non lasciamoci sfuggire questa occasione.
Mettiamo quelle due o tre cose che ci dividono da parte e stiamo fianco a fianco per portare avanti le infinite cose che ci uniscono.
Sappiamo quante cose si potrebbero e dovrebbero fare nella nostra cittadina per porre rimedio ad anni e anni di fallite e incapaci amministrazioni di centro-destra, le quali meriterebbero un premio per l’immenso grado di disinteresse dimostrato verso i giovani e verso la cultura.
La pazienza è finita.
Disabituiamoci al meno peggio e costruiamo assieme il Meglio!
Il 21 Gennaio partecipa e fai partecipare!
UNITI SIAM TUTTO, DIVISI SIAM CANAGLIA!
Marco Contu – Portavoce prov.le Giovani Comuniste/i
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