In Sardegna sono 70.430 le imprese indebitate con Equitalia, per un totale di quasi 4 miliardi 300 milioni di euro. A causa delle difficoltà a onorare le cartelle della società di riscossione dei tributi, sono fallite 2.351 aziende sarde, crollate sotto il peso di poco più di un miliardo 200 milioni di debiti. Soltanto nelle province di Nuoro e Ogliastra 8.840 aziende devono a Equitalia circa poco più di 400 milioni di euro, fra tributi all'erario e contributi Inps. Nel solo capoluogo barbaricino sono stati notificati in sei mesi circa 3mila avvisi di fermo amministrativo.
I dati sul livello di indebitamento delle aziende sarde, in particolare di quelle della Sardegna centrale, verso Equitalia sono stati diffusi stamane a Nuoro in una conferenza stampa dei consiglieri comunali del Pdl che, assieme al deputato Mauro Pili, hanno presentato una raccolta di firme nel Nuorese a sostegno della proposta di legge d'iniziativa popolare per modificare il sistema di riscossione dei tributi in senso meno penalizzante per i contribuenti.
"Servono 50mila firme", ha ricordato Pili, "ma contiamo di raccoglierne molte di più. Il parlamento deve sentire tutto il peso di un dramma economico-sociale da affrontare con urgenza. La provincia di Nuoro, oltre all'Ogliastra, dev'essere in prima linea, proprio perché è una delle più vessate dal sistema Equitalia". Nel centro Sardegna sono già falliti 220 imprenditori, che hanno lasciato debiti insoluti per oltre 118 milioni di euro. La proposta di legge punta, in particolare, a ridurre i compensi riconosciuti a Equitalia e a cancellare - ha ricordato Pili - "tutti gli elementi della riscossione che generano un guadagno indebito, ingiustificato, irragionevole e irrazionale, dalle spese di esecuzione a quelle di notifica, al diritto di rimborso delle quote inesigibili".
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