
L'altro fatto da sottolineare, che insieme alla partecipazione mostra la determinazione dei sardi a intensificare la lotta contro le basi militari, è la rottura delle reti e l'invasione della base.
Quest'ultimo fatto, che la stampa mainstream tende a risolvere in
qualche riga parlando di facinorosi e provocatori, è invece un passaggio
di non poco conto nell'evoluzione del conflitto in Sardegna, un passo in
avanti pubblicamente auspicato dall'assemblea del 31 Agosto a Oristano, per andare oltre i legittimi e
necessari sit-in e comizi. Violare la base e buttare giù le reti è
stato il principale affronto agli apparati repressivi dello Stato
italiano e all'aviazione che si addestra alla
guerra a casa nostra; uno smacco allo Stato in un luogo che
assieme alle carceri e qualche altro punto di interesse strategico
dovrebbe essere tra i più inaccessibili.
E' necessario anche raccontare i fatti.

Crediamo che dopo il successo straordinario della manifestazione di Capo Frasca, il fronte non può spaccarsi né indebolirsi, perché questo farebbe il gioco di chi vuole fermarlo. Non ci sono stati gesti di violenza ad opera di provocatori, ma è stato portata avanti una pratica dotata di una forte carica simbolica: il taglio delle reti in Val di Susa è il simbolo della lotta di quella popolazione contro lo stupro della loro terra: le vecchiette passano le cesoie ai più giovani, e poi tutti dentro. Non possiamo dividerci e non dobbiamo fare il gioco delle questure, perché ogni crepa nel fronte contro le basi sarà allargata dall'apparato repressivo dello Stato. Mostrarsi uniti significa dire alla magistratura che non ci fermeranno con la repressione giudiziaria e che per ogni indagato, verranno fuori altre dieci persone contro l'occupazione militare. D'altra parte ricordiamoci che il percorso che stiamo affrontando deve vedere una partecipazione larga -e tuttavia non per questo incoerente- e che ognuno ci sta dentro con le pratiche che conosce e si sente di perseguire: da chi suona i tamburi, a giocolieri, dai grafici ai sabotatori. L'obiettivo è quello di raccogliere i contributi di tutte le realtà e di tutte le persone fra loro e, unendoli, costruire una forza capace di vincere questa lotta.
mc - collettivo furia rossa
grande marco..breve resoconto,ma ha reso l'idea!...perché sono le IDEE la cosa importante!
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