

Una mamma, Mrs Piggy, e suo figlio. Un caprone, due capre gravide e i loro tre piccoli. Questi otto animali abitano nelle campagne di Pardo Nou, frazione di Siamaggiore (Or).
La loro ultima visione potrebbe essere il coltello dell'allevatore che lacererà il loro collo. Una sorte che ogni giorno tocca a milioni e milioni di animali. Nascere, ingrassare il più presto possibile, essere ammazzati: questa è la loro vita non-vita. Ah, dimenticavo, essere mangiati. Ma questo loro non lo sanno, di certo poco gli importa. Cosa può importare a questi animali? Cosa può importare, anzi, ad ogni creatura che nasce e quindi anche agli animali umani? Essere libero di vivere senza essere sottomesso, essere libero di amare. Probabilmente sono queste le cose che importano, assieme a tanto altro. Di certo agli animali questo non è concesso.
Un gruppo di animaliste e animalisti oristanesi ha deciso di provare a invertire la rotta e rendere possibili anche agli otto animali queste aspettative. Un'impresa ardua, ma vi assicuro che poche cose fermano una donna animalista (!). Per salvare i nostri amici occorrono tanti soldi. Probabilmente, vedendo la loro convinzione nel raggiungere l'obbiettivo preposto, il signor allevatore si è dato ai pazzi numeri: 480€ la sola scrofa e 600€ per la scrofa col figlioletto, 300€ tutte le capre. Una cifra inaudita ma poco importa. Obbiettivo raggiungere la cifra: per versamenti Carta Postepay intestata a Daniela Pintor nr. 4023 6005 9070 2116, codice fiscale PNTDNL64E49G113B. Inoltre si sta organizzando una serata musicale di beneficenza per raggiungere lo scopo. Appena sapremo di più ne daremo notizia.
Vi starete chiedendo cosa centri questo articolo e se quelli de La Furia abbiano bevuto qualche bicchiere in più. Cosa c'azzecca il salvataggio di animali con un giornale che "segue la via dell'anticapitalismo"? Bene, credo che l'antispecismo sia l'antitesi estrema del capitalismo. L'antispecismo è anticapitalista per definizione. Il termine antispecismo scaccia d'un sol colpo ogni forma di sopraffazione del più forte sul più debole, scaccia il razzismo, il sessismo e ogni forma di discriminazione. L'antispecismo non è un ideale borghese/piccolo borghese come spesso sostengono i "grandi rivoluzionari", gli audaci combattenti della liberazione delle masse e dei sottomessi. L'antispecismo va più in là di ogni ideale marxista o bakuniano (coi quali a mio parere si dovrebbe congiungere..ma i mitici combattenti non ne vogliono sapere!) in quanto vuole distruggere i rapporti di subordinazione non solo tra uomo e uomo ma anche tra uomo e animale. Insomma, l'antispecismo è autenticamente rivoluzionario.
(m.c.)
Vorrei sapere cosa intendete fare di queste creature, una volta sottratte alle "grinfie" del loro padrone.
RispondiEliminaRagazzi, viviamo in un territorio che non può prescindere dall'agricoltura e l'allevamento...
Queste manifestazioni che, seppur rispetto, non condivido, credo siano immagine di un estremismo che, nel sorprendere per le sue buone intenzioni, si lascia dietro parecchie cose irrisolte.
Premesso che mi capita spesso di leggere qualcosa in questo blog e di essere d'accordo con quanto scritto, devo ammettervi, col massimo rispetto, che un articolo come questo è uno spreco di energie, incanalate verso una direzione che rischia dei dare dei connotati buonisti ad un giornale come questo.
L'antispecismo è un movimento che tende a equiparare l'uomo al resto degli animali non dotati dello stesso intelletto. Non posso trovarmi d'accordo con queste intenzioni e vi inviterei a riflettere sulle eventuali conseguenze che questo potrebbe portare.
L'uomo ha bisogno di organizzarsi attraverso sistemi prestabiliti e di coltivarli e tenerli moderni attraverso l'informazione sana e totale.. e la partecipazione di tutti gli uomini.
L'animale non è in grado di fare questo, ragion per cui dovrà sempre sottostare ai sistemi dell'uomo.
Ora: è vero che si deve lottare perché ci sia il massimo rispetto anche delle altre specie viventi, ma non a discapito della natura.
Io vedo l'antispecismo come una negazione delle leggi naturali.
Vogliamo arrivare a un punto in cui impediremo che il leone ammazzi la gazzella per nutrirsi?
Che gli uccellini sulla schiena di un elefante non si possano nutrire di pulci e parassiti?
Non siamo noi a decidere certe cose.. sono leggi che hanno accompagnato le speci animali da quando la terra ha avuto luogo...
La tecnologia e il nostro agio ci permettono, volendo, di evitare di fare del male gratuito ad altre specie animali... ma andare a protestare contro il macello di specie animali che si sono evolute nel tempo proprio all'interno di allevamenti e che, probabilmente, sarebbero tutt'altra specie se non fossero esistiti i suddetti allevamenti, è una mossa azzardata.
L'uomo, come animale che si è evoluto in un modo totalmente diverso dagli altri, magari meglio, magari peggio, ha condizionato nella storia le evoluzioni di tutte le altre specie in modo massiccio.. come il leone ha condizionato, in modo molto meno significativo, l'evoluzione della gazzella.
Fino a che punto si vuole intervenire con l'antispecismo?
Difendiamo la specie umana che è oppressa da altri esseri che non so se chiamare umana e occupiamoci prima di noi...
Tante comunità non occidentali sopravvivono con caccia e pesca e noi vogliamo lottare per dare a quegli animali gli stessi diritti che ancora oggi non abbiamo tutti noi umani?
A che pro?
La trovo una cosa ipocrita.
Soltanto un occidentale può preoccuparsi della vita di animali considerati selvaggina o di capi d'allevamento, perché il da mangiare se lo può procurare attraverso altre vie..
Non chi ha problemi a sfamare se stesso e la propria famiglia ogni mese.
Pensiamo a loro, prima che a 4 caprette e due maiali.
Saluti.
Trovo che il commento che sta sopra il mio sia più che appropriato. Davvero non troverei parole migliori per esprimere gli stessi concetti sopraddetti. Complimenti!
RispondiEliminaPrima di preoccuparci degli animali destinati ad essere mangiati magari da qualcuno che non ne può fare a meno, mi occuperei in primo luogo degli esseri umani in difficoltà, dopo di che donerei volentieri il mio tempo alla lotta contro il maltrattamento degli animali (pellicce, combattimenti e via e via).
Saluti!
La solita storia, prima occupiamoci di questo piuttosto che di quell'altro, un alibi per non fare mai niente.
RispondiEliminaApprezzo invece molto la capacità di indignarsi ancora davanti alle storie della vita, verso chiunque, animali compresi. L'assuefazione è la negazione della rivoluzione!
E' vero, ci nutriamo anche di carne, meglio produrla che prelevarla dalla natura, ma avete mai visto certi allevamenti? Che senso ha far vivere in queste condizioni, di assoluta crudeltà, coloro che col loro sacrificio ci consentono di vivere. E' in discussione, innanzitutto la nostra dignità.
Vogliamo un mondo più giusto, PER TUTTI SENZA DISTINZIONI.
Speravoche certe posizioni fossero retaggi culturali sorpassati, invece mi devo riredere. C'è ancora molta strada da fare.
Non mi hai risposto.. (sono quello del primo messaggio)
RispondiEliminaTi ho chiesto: cosa intendete fare di queste creature?
Io ho cercato di semi-argomentare un discorso piuttosto pesante con ragionamenti pseudo-filosofici e parascientifici (uso PSEUDO E PARA visto che non possiedo nessuna delle due materie) e tu, di tutta risposta, mi hai scritto di come vengono trattati gli animali in allevamento e di come il mio pensiero sia sorpassato culturalmente.
Non mi aspettavo una risposta così povera, prevenuta e priva di senso critico; tuttavia non voglio interrompere la conversazione, perché voglio sperare che la tua battaglia sia veramente sentita e non fatta semplicemente per appartenere a qualcosa.. Voglio sentire se riesci a farmi cambiare idea, perché io sono sempre pronto a farlo.
Hai parlato di allevamenti.. ma credi veramente che sia l'allevatore di Pardu Nou a trattare male i capi da macello?? O stai semplicemente prendendo un esempio a caso per portare avanti la tua protesta?
Gli allevamenti dove i polli, le pecore, le mucche vengono trattati in un modo crudele, sono gli allevamenti della grande produzione e distribuzione, quali Amadori, McDonalds, ecc, ecc.. Dove i polli vengono fatti crescere in spazi talmente piccoli che non sviluppano neanche gli arti.. Quando mangi in questi posti non mangi POLLI, mangi larve leggermente cresciute e cotte…
Ma ciò che succede nei piccoli allevamenti , soprattutto qui in Sardegna, è rispettoso per la vita degli animali.. I polli ruspanti che fanno la loro vita.. si riproducono, fanno le uova.. così come le mucche fanno il latte, gli asini trasportano grandi pesi…
Quindi di che crudeltà stai parlando?
Gli animali negli allevamenti che conosco io vengono trattati bene, nel rispetto del rapporto uomo-animale.. dove sicuramente non li interpello sul loro parere riguardo all’altezza della recinzione, ma d’estate toso le pecore per non farle morire dal caldo…
Io ho origine da due famiglie di agricoltori e allevatori, nel senso che sia i miei nonni paterni che quelli materni, hanno mantenuto la loro famiglia grazie al loro modesto gregge di pecore, pollaio o qualche mucca.
Quella era la vita che conoscevano quelle specie.. le pecore, le capre, le galline.. e sono così che si sono evolute, tanto che non sarebbero in grado di sopravvivere fuori da un allevamento.
Loro sono nate in quel contesto, cresciute libere di pascolare in ettari di terreno, protette da eventuali predatori e dando latte e beni primari per sfamare i figli dei miei nonni..
UNO CHE HA ORIGINE DA UNA FAMIGLIA DI MEDICI O PROFESSORI, viene a raccontare a figli di agricoltori/allevatori, che veramente hanno vissuto a contatto con questi animali, rispettandoli, nutrendoli, magari affezionandosi; seppur nel rispetto dei ruoli e del proprio sostentamento, UNO CHE HA ORIGINE DA UNA FAMIGLIA DI MEDICI O PROFESSORI che non ha neanche idea di cosa sia il contatto uomo/animale, quando si tratta di mucche, pecore o simili, viene a parlare di come si devono trattare gli animali e di teorie quali l'antispecismo? IPOCRISIA!
Ragionamenti puramente teorici di persone che non conoscono gli animali in “prima persona”.
Credi che il cane che tu, tua zia o tua nonna tengono in casa viva la vita in un modo triste o felice? Il fatto che tu non te lo mangi per sostentamento, non determina certo la pienezza della sua vita.. visto che lo fai vivere magari in un appartamento, magari in un cortiletto.
Ebbene, non credo proprio che gli stia mancando di rispetto.. ma semplicemente che stai incidendo sulla sua evoluzione.. Tanto che ora esistono tanti "cani d'appartamento" che sono frutto del comportamento dell'uomo. Cani che non sarebbero in grado di sopravvivere per strada...
Mangiare un capo d’allevamento non è crudeltà.
Questo discorso ha tante sfumature e prenderlo così genericamente e superficialmente può essere dannoso.. Più leggo questo articolo, meno mi piace. Proprio per questo motivo.
Sono molto deluso dalla tua risposta..
Tu che vieni a chiedere a me se ho mai visto certi allevamenti…?
RispondiEliminaSe tutto è fatto nel rispetto della natura, anche l’uomo che mangia l’animale rientra in quel rispetto.. Dove le cose sono fatte per il sostentamento e NON PER LA PRODUZIONE, non si sta recando danno a nessuno..
Anzi. E’ tutto calcolato.
Rispondimi a queste due domande, se hai voglia:
1-cosa fareste di queste creature una volta strappate al loro padrone?
Non sapreste gestirle, non sapreste sfamarle, non avreste un posto dove metterle e le fareste vivere MOLTO PEGGIO DI COME VIVONO ORA.
2- Tante comunità non occidentali sopravvivono con caccia e pesca. Volete lottare per dare a quegli animali gli stessi diritti che ancora oggi non abbiamo tutti noi umani?
Farai un articolo dove inneggerai a salvare 22 spigole dalle grinfie di ASSASSINI PESCATORI, che con 22 spigole danno da mangiare in casa per una settimana?
Suvvia.
Ovviamente con figlio di medico non mi riferivo prettamente a te, ma ad una vasta gamma di persone con cui ho affrontato questo discorso, che effettivamente sanno di animali d'allevametno solo quello che hanno letto, non vissuto, e nonostante questo parlano di credeltà per sentito dire.
RispondiEliminaDi te non so, ragion per cui tengo a precisare che non ti sto racchiudendo nella categoria "figli di medici", che è in senso figurato rappresenta quella fetta di borghesi/piccolo borghesi che hai citato tu nell'articolo.
Salve, mi scuso ma leggo solo ora, quindi solo ora rispondo!..Cercherò di rispondere a tutto.
RispondiEliminaFaccio prima alcune premesse.
-Mi pare chiaro che il terzo commento non l'ho messo io.
-Ho scritto questo pezzo a prescindere dall'antispecismo, ho saputo la notizia e ho fatto un pezzo. Essendo io antispecista, poi, ho fatto quelle considerazioni finali.
Quindi rispondendo al primo quesito che poni la risposta è non lo so perché non me ne sto occupando in prima persona.
Dici che queste manifestazioni "siano immagine di un estremismo" (poi in un certo senso ti contraddici quando fai l'accusa di buonismo). Bene, cosa è l'estremismo ? Rispettare una vita? Capire che non siamo solo noi a provare gioie e dolori e perciò rifiutarsi di far parte di quel meccanismo che in maniera attiva e passiva permette l'uccisione quotidiana di milioni di creature? Questo è estremismo? Bah.
Ovviamente non poteva mancare la triste retorica del "ci sono cose più importanti"! Una cosa deve per forza di cose escludere l'altra? Forse noi stessi non ci occupiamo anche di tutto il resto? Per caso Gandhi se ne fregava degli essere umani? Per caso Pitagora, Leonardo, Einstein, Terzani e quante altre centinaia e centinaia di persone se ne fregavano? Forse Isaac Singer che ha subito la violenza nazista nei campi di concentramento quando afferma "Ciò che i Nazisti hanno fatto agli Ebrei, gli umani lo stanno facendo agli animali" non sa quali siano i problemi degli umani e che bisogna occuparsi anche di quelli? Questa frase deve essere sostituita da un semplice non m'importa niente dei diritti animali e dei doveri dell'uomo verso essi. Chi si impegna per gli animali è sempre più portato degli altri ad impegnarsi per i diritti umani. Ancora penso al fatto che i leaders animalisti del 700-800-900 erano prima di tutto attivi nella lotta contro lo schiavismo, per i diritti dei neri e delle donne..penso alla Wollstonecraft che scrisse libri per i diritti delle donne e libri per porsi in maniera diversa e "umana" con gli animali e alle femministe americane che brindavano "ai diritti delle donne e al vegetarianismo", penso a Bergh, fondatore della "Società Americana per la Prevenzione della Crudeltà nei confronti degli animali" che fu il primo a creare un'associazione contro le crudeltà sui bambini! E' un qualcosa che non regge insomma. Tutte queste persone quando lottavano per i diritti delle donne, dei neri e contro lo schiavismo venivano presi per pazzi e scherniti come se stessero sostenendo delle cose assurde. Stessa cosa che succede a noi antispecisti!
Circa la storia dell'evoluzione, non voglio entrare in merito perchè finiremo a parlare di vegetarismo e non finirà mai.
In tutto questo son figlio di un operaio e circondato da familiari allevatori, agricoltori e quant'altro..quindi tutt'altro che appartenente a quella sfera!
Ehi, cerchiamo di comrpenderci.
RispondiEliminaPrima di tutto io non sto ACCUSANDO nessuno. Sto solo discutendo nel tentativo di mantenere vivo il dibattito su queste cose, visto che come ho espresso un parere, è stato subito mozzato da chi ha messo il terzo commento, dandomi dell'arretrato per il semplice motivo che non metto l'essere umano sullo stesso piano degli animali.
Capiamoci dunque:
il termine estremismo era riferito al messaggio che vien fuori da una "manifestazione" pro antispecismo che ha come sede il piccolo allevamento di Pardu Nou; è la sede e l’obbiettivo locale che lo rende estremismo fuori luogo. (Estremismo è di solito un termine che uso con un’accezione positiva; non questa volta.)
il termine buonismo era invece riferito all'articolo che ha un titolo scandalosamente buonista, quasi voglia fare lo strappa-lacrime della situazione: “2 maiali e 6 capre destinate al macello. SALVIAMOLI”…
E a rischio di essere definito un troglodita, come è già successo pochi commenti fa, te lo ripeto:
l’antispecismo è una teoria bislacca che ha degli obbiettivi che io non ritengo importanti.
L’uomo non è animale come gli altri, appunto per questo tu stai discutendo con me e non con le galline di tuo nonno.
Non credo che l’uomo, per arrivare al rispetto reciproco tra umani, debba passare per l’ANTISPECISMO, per il vegetarianismo o addirittura per il veganismo.
Per rispettare la natura e i tuoi simili hai bisogno solo di riflettere.
Hai scomodato le femministe americane, Bergh, Einstein… Non ha importanza fare citazioni di questo genere.
Il fatto che dei grandi animalisti siano stati decisivi per il traguardo di molti diritti e evoluzioni della società in favore degli uomini e dei bambini, non implica che per raggiungere dei diritti fondamentali per l’uomo, tu debba condividere il pensiero animalista. Quindi non capisco perché tu mi stia facendo queste citazioni, ricordandomi che erano animalisti coloro che ottennero i diritti per le donne e si diedero da fare contro la crudeltà verso i bambini.
Non credo proprio che la sensibilità verso i propri simili, la possa sviluppare soltanto chi mette gli animali sullo stesso pieno degli uomini.
Io mangio carne, sono d’accordo con l’allevamento controllato, sono anche d’accordo con la salvaguardia dell’ambiente. Non sto turbando l’ordine delle cose. Semplicemente ne faccio parte e le rispetto, tenendo sempre presente che i miei simili vengono prima delle altre specie animali..
Non come alcuni animalisti(non è certo il tuo caso) che si danno un tono con frasi come “Gli animali sono meglio degli uomini”, seguite da un “Rispediamo i clandestini in Libia/Tunisia”.. Questa è la triste realtà di molte persone. Sviluppano sentimenti collettivi di benevolenza nei confronti delle specie animali, senza rispettare i propri simili. A me questo fa paura… Non mi fa paura invece che i BEDUINI e i MASAI allevino ALTRE SPECIE ANIMALI per potersi nutrire. È la loro cultura e io la rispetto.
Loro vivono in quel modo e rispettano il loro ecosistema molto più di quanto noi facciamo con il nostro..
Presumibilmente l’allevatore di Pardu Nou, rispetta di più il nostro ecosistema di quanto non lo faccia tu.
E comunque, in tutto queste tue citazioni e frasi povere di contenuto pratico, non hai risposto alle mie domande.
RispondiEliminaHai liquidato la prima con un “non lo so” (Non sai dove finiranno questi 6 capi d’allevamento, ma scrivi un articolo dove dici che li vuoi salvare)
Non mi rispondi sui popoli che vivono come base di allevamento o di pesca.
Perché è anche di questo che si tratta..
Vita e morte dell’uomo, con vita e morte degli animali… Mi fa orrore pensare che si possano mettere sullo stesso piano.
Sicuramente non si strafaranno di carne, visto che per loro è comunque un bene di lusso .. ma vai a spiegargli di privarsene. Quel poco che lo fanno..
O vai a spiegare a chi vive di pesci che non li deve mangiare perché i pesci provano dolore come noi… :”(
Non è retorica e non è neanche triste, in questo caso, dire che ci sono cose più importanti.
La vita dei miei simili, come GENERE UMANO INTERO per me viene prima della vita degli altri animali..
Condannami per questo.
Questo è un argomento per gente che ha veramente poche preoccupazioni concrete nella vita.
Si lotta per il lavoro, anche con violenza se è necessario, si lotta perché CHI vive la società abbia il diritto di votare, si lotta per il diritto allo studio, si lotta contro il razzismo, l’omofobia, contro le intolleranze in generale.. si lotta perché TUTTI GLI UOMINI ABBIANO UGUALI DIRITTI. Si fa la lotta di classe… ma lo si fa per gli uomini.
E non venitemi a dire che sono indietro solo perché la penso in questo modo. Io, quando ci sono delle falde acquifere inquinate per le stronzate che fanno certi uomini, vado a lottare e protestare per altri UOMINI CHE HANNO VISTO IL LORO CAMPO FARE UN PESSIMO RACCOLTO E I LORO ANIMALI AMMALARSI PER AVER BEVUTO/MANGIATO DI QUELL’ACQUA INQUINATA.
Voi probabilmente andreste a protestare perché quell’uomo ha fatto fuori 13 agnellini e 2 pecore nelle ultime 10 festività.... Obbiettivi diversi, ma, lasciatemelo dire.. A vedere voi, manifestare là, penserei che veramente non avete preoccupazioni nella vita.
ki ti ha dtt ke gli animali devono stare in un piano diverso da quello umano?
RispondiEliminapotrebbe essere ke siamo tutti prodotto di qst natura e ke per qst non siamo autorizzati da nessuno a mettere gli altri animali in cattività o a privarli della vita........proprio perkè siamo dotati di un sistema e di razionalità diversamente dagli animali questo fa di noi responsabili anche delle loro vite. Non dovremmo allevarli e ucciderli ma lasciar andare la natura.. anke se c'e il riskio che un eccessiva crescita di una specie possa mettere in pericolo altre o anke la crescita delle piante da frutto.... ma è la natura e noi dovremo accettare tutto questo. i leoni mangiano le gazelle perke' è l'istinto ad agire ma l'uomo non ha nessun bisogno di farlo perkè ha i mezzi per scegliere ankè di essere vegetariano