Se c’è un mercato che non conosce crisi è quello delle
droghe illegali. I cannabinoidi (seppur il mercato tende a non riconoscerli più
come droghe) da soli raggiungono cifre elevatissime: l’Italia è il paese
europeo con più consumatori e si stima che entro il 2012 saranno 5,1 milioni
(il 16% della popolazione); negli ultimi tre anni il consumo è aumentato del
+20% e nello stesso tempo è aumentato il prezzo del +17% per quanto riguarda la
marijuana e del +22% per l’hashish; una media di 10 consumatori arrestati al
giorno. Inoltre uno studio svolto nel 2011 dall’Istituto di Fisiologia clinica
del Cnr nelle scuole superiori (tra cui diverse classi degli istituti
oristanesi) oltre a confermare la cannabis come la ‘droga’ di gran lunga più
consumata dagli studenti indica i 15 anni come l’età media del primo uso.
Proprio le scuole assieme ai soliti posti noti sono
indispensabili luoghi di consumo e di spaccio. Infatti non si è abbassata solo
l’età dei consumatori ma anche quella dei piccoli spacciatori. Proprio con
alcuni ragazzi che si dedicano a questa attività (il quale livello di
criminalità confronto a quello di Giovanardi e Fini è nullo) abbiamo fatto una
chiacchierata per capire meglio i meccanismi di acquisizione e i prezzi delle
sostanze nell’oristanese (bisogna sapere che i prezzi variano da città a città
per diversi motivi e Oristano ha dei prezzi relativamente alti). Esiste una
sorta di scala dei venditori in cui il piccolo spacciatore sta nell’ultimo
gradino, non si può stimare quanti gradini vi siano ma di certo, quasi sempre,
si conosce personalmente solo il gradino precedente ed è meglio non indagare su
chi vi è oltre. Non ci vuole molto a capire chi si trova all’altezza della
scala, tutti quelli con cui abbiamo avuto modo di parlare ne sono certi: <<la maggior parte delle droghe che giungono nelle nostre strade arriva
dall’estero per via della criminalità organizzata che la distribuisce nelle
varie parti d’Italia, si tratta di quantità inimagginabili>>.
Le droghe più diffuse a Oristano e dintorni sono
nell’ordine: hashish, marijuana, cocaina, MD (queste ultime due in pericoloso
aumento). Il piccolo spacciatore acquista solitamente ‘dall’amico’ o ‘dall’amico
dell’amico’ una certa quantità che, per quanto riguarda l’hashish e la
marijuana, per ottenere un guadagno sostanziale, dev’essere minimo un etto: 100g
di hashish variano da un minimo di 500€ a un massimo di 800€. Nella vendita
finale 1g varia dai 10 ai 13€ mentre una canna (0,4/0,5) costa 5€.
La marijuana, più ricercata e ritenuta più salutare, ha un
prezzo lievemente maggiore: 100g variano dai 600 ai 900€; 1g va dai 12 ai 15€;
una canna (0,3g) 5€.
La cocaina varia dagli 80 ai 100€ al grammo. New entry è
l’MD che. comunque per la difficoltà nel reperirla, rimane ancora indietro
confronto alle altre droghe. L’MD è la classica metanfetamina in pastiglia presentata,però,
in cristalli (come il sale). Si vende in bustine e si assume principalmente per
via orale. Gli effetti vengono descritti simili alla cocaina ma con un effetto
più duraturo. 1g viene circa 100€ e una dose (0,4g) va dai 40 ai 50€.
Sporadica la presenza dell’eterno LSD che però quando appare
va alla grande: 1 trip viene intorno ai 20€.
Solo per fare un esempio in Marocco (uno dei principali
paesi fornitori della criminalità organizzata nostrana) un grammo di hashish
viene acquistato a circa 8-10 dirham (0,718-0,897€).
Si stima che le organizzazioni criminali in Italia abbiano
fatturato con il commercio di droga 60miliardi
di euro nel solo 2010 contro gli ‘appena’ 15 milardi dovuti all’usura.
Il proibizionismo ha forse qualche problema?
m.c.
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