domenica 27 gennaio 2013

LA CRISI COLPISCE AD ARBOREA

 Esproprio di un'azienda agricola fermato dalla resistenza dei proprietari.

 Sembra conclusa la vicenda che ha interessato la famiglia Spanu di Arborea.
Pochi giorni fa , undici persone, fra cui due bambini, si sono barricate in casa per opporsi allo sfratto del loro podere e delle loro abitazioni.
 Un debito non pagato ha indotto le banche al pignoramento della proprietà e alla seguente asta giudiziaria, risolta quindici mesi fa con la “vendita” della proprietà  ad un imprenditore cagliaritano.

 Pino Mossa, infatti, ha rilevato la proprietà pagandola circa un quinto del suo valore e la mattina  del 24 gennaio scorso, si apprestava ad occuparla.
 All'arrivo dei carabinieri e dell'ufficiale giudiziario la famiglia Spanu si è barricata nella propria abitazione; un gruppo di 40 persone, tra amici e attivisti hanno bloccato il passaggio delle autorità, impedendone di fatto lo sfratto. Non son mancati gli atti di disperazione, minacciando il suicidio o il ricorso ad atti di violenza, comprensibile per chi si ritrova condannato a rimanere senza una casa, diritto inviolabile della nostra costituzione.
 Rimane tuttavia il nodo dell'imprenditore cagliaritano, de iure proprietario dell'immobile, che stando alle parole del sindaco, sarebbe risolvibile trovando un terreno simile da scambiare con quello degli Spanu, risolvendo una volta per tutte la situazione.


 Insomma una situazione decisamente critica, nella quale rischiano di sprofondare altre famiglie di allevatori e contadini arborensi, sempre più con l'acqua alla gola.


Alla faccia del diritto alla casa e al lavoro.



(S.O.)

Nessun commento:

Posta un commento